Sport, e-Sport ed FGC
È con grande entusiasmo che annuncio l’apertura ufficiale al pubblico del Percorso Cognitivo per Picchiaduro: PensaMeglio!
La competizione all’interno della FGC consiste - è vero - nel picchiare duro, praticare combo, labbare interazioni, VOD review e ore di pratica quotidiana. Questi sono i pilastri su cui si fondano e costruiscono i migliori giocatori, in Italia e nel mondo.
Ma c’è un’altro lato della medaglia, spesso trascurato eppure fondamentale: il pensiero.
Allenare la mente è tanto importante quanto allenare le mani. Saper pensare meglio, PensaMeglio, vuol dire:
Sviluppare una visione lungo termine per i propri sforzi
Aumentare la gestione dello stress e della pressione
Aumentare la resilienza e la capacità di recupero
Imparare ad autovalutare i propri pensieri
Trovare motivazione e definire la propria disciplina
Capire come gestire la fatica e i momenti no
Differenze tra il Coaching FGC Tradizionale e l’approccio “PensaMeglio”:
Nella FGC il coaching tradizionale si concentra quasi sempre sugli aspetti tecnici dei singoli giochi.
Un coach tipico ti aiuta a
Labbare specifici MU
Studiare le opzioni dei personaggi
Migliorare le combo, ottimizzare i danni e i punish
Fare review delle tue partite per correggere errori tecnici
Prepararti tatticamente prima di determinati incontri in torneo
Questo tipo di coaching è fondamentale per chi vuole salire di livello, ma spesso trascura la dimensione mentale e la crescita personale che va oltre la singola partita o personaggio.
Il mio approcco: Un percorso di lucidità e autocomprensione
Io vengo “da fuori”, cioè porto la passione per i picchiaduro, ma la natura dello sport è indissolubilmente legata alla filosofia, al pensiero, e alla ricerca di sé come obbiettivo ultimo.
La differenza principale è che io non ti insegno a giocare meglio Chun Li, King o Nago.
Lavoro su di te come persona e come competitor, a prescindere dal gioco che pratichi.
Il mio percorso si basa su
Lo sviluppo della consapevolezza di sé: capire i propri limiti, talenti, paure ed abitudini.
Miglioramento della gestione emotiva: stress da torneo, frustrazione, burnout.
Rafforzamento della lucidità nelle scelte e nella gestione della propria crescita, evitando i “loop” di pratica non produttiva.
Costruzione di una mentalità solida: recuperare dopo una sconfitta, imparare dalle crisi, trovare nuove motivazioni.
Applicazione di strumenti validi per qualsiasi gioco e, soprattutto, per la vita di ogni giorno.
Quante volte ti sarà
capitato di pensare
“Mi frustro quando non riesco a battere
giocatori che in teoria potrei sconfiggere”
Una frase all’apparenza semplice, ma che contiene tantissime “trappole” mentali difficili da vedere, e, soprattutto, da smontare.
Nei picchiaduro, se perdi contro un avversario, spesso sai cosa fare: vai in lab, riguardi i replay, cerchi il punto esatto dove hai sbagliato.
Sul piano tecnico abbiamo strumenti precisi, possiamo agire.
Ma quando l’errore è nel mindset, tutto si fa più complicato:
Come si labba un pensiero tossico?
Come si corregge la propria attitudine alla frustrazione, alla paura, o all’ansia da prestazione?
Come si pratica la calma o la luicidità, se non ho nemmeno idea di cosa stia andando storto?
E qui entra in gioco una delle grandi barriere culturali della FGC, e in generale, di chi è cresciuto in un ambiente dove per “lavorare sodo” si intende soltanto allenare le mani.
IL DUBBIO: “perché dovrei prendere sul serio la mia mente?”
Molti sanno di “doversi allenare”. Nessuno si vergogna di mettere ore in training mode, a guardare VOD, di chiedere consigli su Discord.
Ma…
Praticare un dialogo interiore corretto e coerente? Avere una traccia scritta dei nostri pensieri, del nostro tilt? Sembrano cose strane, poco “competitive” e molto “fuffa”.
Eppure è qui che nasce la vera differenza tra chi resta bloccato e chi cresce davvero: la capacità di “labbare” anche fuori dal gioco.
Se sei interessato, e credi anche tu che questo sia un elemento fondamentale del tuo percorso, non esitare: